Gli interventi che accedono a questa agevolazione devono garantire un salto di 2 classi energetiche dell’immobile tramite attestazione di prestazione energetica (APE) pre e post-interventi. Questi si possono così riassumere:
Il consolidamento di almeno il 25% delle superfici esterne dell’immobile per migliorare l’isolamento termico (condomini e case unifamiliari);
La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per riscaldamento/raffrescamento/acqua calda sanitaria con tecnologia a condensazione o pompa di calore (parti comuni condomini);
La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di micro-cogenerazione inferiore ai 50 kW (parti comuni condomini);
La sostituzione di impianti climatizzazione invernale esistenti con impianti per riscaldamento/raffrescamento/acqua calda sanitaria con tecnologia pompa di calore o con impianti di micro-cogenerazione inferiore ai 50 kW (case unifamiliari);
Interventi di consolidamento delle strutture in aree soggette a terremoti (Supersismabonus).
Gli interventi cosiddetti “trainati” – che continuano a godere della detrazione fiscale del 50% o del 65% in 10 anni – possono essere abbinati ai maxi interventi di cui sopra e accedere anch’essi alle medesime agevolazioni del 110% e si tratta di:
Fotovoltaico e batterie di accumulo per l’energia
Ricarica elettrica per veicoli
Interventi che rientrano in ecobonus (es. infissi, caldaie a biomassa, pannelli solari termici etc…)